martedì 12 febbraio 2013

Capitolo 7 Maschio o femmina???

Esme


Quella sera stessa ne parlai con Carlisle raccontandogli l'accaduto. Ovviamente anche lui rimase scioccato dal colloquio avuto con l'insegnante e mi assicurò che avrebbe parlato un po' con Emmett. Insomma un discorso da uomo a uomo.
Stavamo ancora ridacchiando all'idea di cosa combinasse a scuola il nostro ometto quando gli riferì la seconda parte del dialogo avuto con la maestra.
In effetti è un idea” commentò sorridente. “Se avesse una sorellina sarebbe costretto a diventare più responsabile” continuò guardandomi con gli occhi dolci.
Scossi la testa e sospirai “Meglio un altro maschietto. Avrebbero più cose in comune.” dissi girandomi a guardarlo. Stava giocando con dei pupazzi dei Gormiti.
Carlisle sorrise a sua volta poi mi alzò il mento per fissarmi negli occhi “Se non ricordo male volevi una femminuccia che ti facesse compagnia per negozi” disse posandomi un bacio sulla fronte.
Aveva ragione come al solito. Mi mancava una bambina da vestire, pettinare e con cui andare per compere.
Emmett era proprio maschio in questo e ogni qualvolta lo portavamo per negozi, quando non ne potevamo fare a meno, si lagnava in continuazione.
Fosse stato per lui dovevamo passare le giornate al parco a giocare a pallone o al Luna Park che tutti i Natali si posizionava in un campo poco lontano dalla nostra cittadina rimanendoci per tutte le feste prima di ripartire.
E' vero. Ma vorrei che fosse felice lui” dissi immaginandomelo giocare con un fratellino.
Sei sempre la solita Esme. Pensi solo agli altri” mi disse dolcemente.
Io annui. Volevo bene ad entrambi e nulla importava più della loro felicità, per me.
Vedremo quando siamo là” mi disse chinandosi a baciarmi sulle labbra “Per ora domani andrò a compilare i moduli sperando di non dover attendere altri due anni” concluse.
Non gli risposi ero troppo intenta a baciarlo.

Non aspettammo due anni. Passarono soltanto tre mesi, era infatti Giugno e le scuole erano da poco finite che ci arrivò la fatidica lettera.
Quella sera festeggiammo e annunciammo ad Emmett la lieta notizia sperando che non ci facesse una scenata di gelosia.
Ma ancora una volta il mio piccolo amore ci sorprese manifestando un entusiasmo contagioso.
In quei pochi giorni disfacemmo la stanza adibita al mio studio e portammo la mia roba in quello di Carlisle allestendo un altra cameretta per accogliere il nuovo bambino.
Non sapevamo ancora se desiderare un maschio o una femmina e con il cuore in gola ci recammo all'appuntamento con la Dottoressa Watzon che ci aveva convocati come la prima volta.

Ovviamente ci fece molte feste e ci chiese notizie di Emmett. Si ricordava ancora tutto e ci disse di essere felice della nostra scelta.
Sono contenta di rivedervi. Sapere di affidare un bambino a delle brave persone è per me fonte di gioia” ci disse .
Insieme a lei c'era solo da Responsabile dei bambini ed entrambe chiesero scusa della mancanza della terza responsabile, quell'antipatica della Psicologa che era in ferie. Cosa di cui io fui molto felice invece.
Chiacchierammo affabilmente qualche minuto poi iniziammo a discutere della nuova adozione.
Immagino che non lo vogliate tanto piccolo se deve fare compagnia ad Emmett” ci disse sorridendoci la Responsabile.
Si. L'ideale sarebbe che avesse sugli otto anni. Lui ne ha dieci così ci sarebbe la giusta distanza d'età” risposi.
Ne avevamo parlato con Carlisle ed Emmett era entusiasta di avere un fratellino di poco più piccolo.
Bene ne abbiamo quattro con i documenti già pronti per l'affidamento. Ma ditemi che cosa preferite maschio o femmina?” ci chiese la Direttrice.
Maschio” dissi sicura
Femmina” rispose Carlisle in contemporanea.
Mi voltai a guardarlo stupita e notai lo stesso stupore nei suoi occhi.
Un silenzio imbarazzante calò nella stanza mentre la Direttrice e la Responsabile si guardavano sghignazzando.
Chissà quante volte avevano assistito a scene simili.
Siete indecisi” affermò la Direttrice sorridendoci “Volete parlarne tra di voi o volete vedere le fotografie magari trovate qualcuno che apre il cuore ad entrambi?” ci propose conciliante.
Carlisle scosse la testa “Una femminuccia andrà più che bene” disse convinto.
Arricciai le labbra irritata. Emmett si aspettava un maschietto ci sarebbe rimasto molto male. Scossi la testa. “E' meglio un maschietto Carlisle” dissi gentilmente.
Stavolta toccò a lui arricciare le labbra infastidito “Esme è quello che desideravi. E' giusto dal momento che farai dei sacrifici per seguirlo. Hai deciso di non lavorare per stare dietro a loro. E' il minimo che ti tocchi” mi disse dolcissimo come solo il mio amore poteva essere.
E' lo stesso. Lo sai” dissi dolcemente specchiandomi nei suoi occhi così dolci e caldi “Un maschietto andrà benissimo” dissi rivolgendomi alla Direttrice.
Esme...” iniziò a protestare il mio amore.
Io avrei un idea” ci interruppe la Direttrice.
Ci silenziammo immediatamente guardandola di traverso “Che ne direste di due gemelli? Un maschio e una femmina?”.
La guardai a bocca aperta, sarebbe stato magnifico ed ero già pronta a rispondere si, quando vidi la faccia spaventata della Responsabile.
Non puoi. Loro no” disse categorica.
Con Carlisle ci voltammo a fissarla allibita. Perché non voleva?? Che problemi mai ci sarebbero potuti essere???

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