martedì 19 febbraio 2013

Capitolo 62 Un amicizia a rischio


Capitolo 62 Un amicizia a rischio

Bella

Bella non giocare con me. Che intenzioni hai?” mi chiese irato Charlie.
Non ho alcuna intenzione e non capisco a cosa ti riferisci” risposi impettita e arrabbiata per il suo comportamento.
Ma credi, che non ti veda, come lo guardi, come lo cerchi?” mi urlò smaniando
Rimasi scioccata. Era così evidente il mio bisogno di entrare nel cuore di Edward??
Non sono fatti tuoi” gli risposi acida. Ero cresciuta lontano da lui, chi credeva di essere per dirmi quello potevo o non potevo fare?
Bella” mi disse adesso decisamente più calmo scandendo le parole come se fossi sorda “Stai... lontana... da Edward!” affermò deciso.
Lo guardai scuotendo la testa, forse aveva ragione... ero decisamente sorda di fronte all'argomento.
Ma come? E' il figlio del tuo amico e tu non vuoi che lo frequenti? Dovresti essere felice di questo.” gli risposi stupita e incredula del suo atteggiamento.
Bella mi spiace dirlo. Sono affezionato tantissimo a quello sfortunato ragazzo. Ma non posso permetterti di innamorarti di lui” mi rispose calmo, freddo e glaciale.
Ma chi sei tu per dirmi di chi mi devo innamorare?? E poi non capisco il perché tu ti debba preoccupare” gli risposi arrabbiata a mia volta.
Bella. Edward non è... normale. Giragli al largo per favore. Ti farà solo soffrire” mi disse abbassando la testa affranto.
Lui è normalissimo è solo... timido” gli risposi mordendomi le labbra.
Ma in cuor mio sapevo di stare mentendo a me stessa. C'era qualcosa che non andava, qualcosa che nessuno mi aveva detto.
Lo vidi scuotere la testa “No. Bella quel ragazzo nasconde dentro di se un qualcosa che lo sta distruggendo lentamente. Carlisle ed Esme si ostinano a sperare che le cose migliorino, che bastino dei calmanti per tenerlo tranquillo. Ma c'è qualcosa in lui che sta crescendo e lo sta divorando dall'interno e aspetta solo di uscire e travolgerlo. Un ombra minacciosa lo sta per travolgere ma soprattutto... nasconde qualcosa. Ha un segreto che lo sta torturando... qualcosa di tanto terribile da impedirgli di parlarne con chiunque. Qualcosa che lo allontana da tutti e che mi fa odiare ai suoi occhi” mi spiegò cercando di abbracciarmi.
Non è vero. Non ci credo. E poi perché ti preoccupi?” gli chiesi acida “Lui mi sta evitando, lui non mi vuole” conclusi devastata dalla fredda realtà lasciando che mi schiacciasse al suo petto mentre lacrime di frustrazione colavano sulle mie guance.
Bella. Edward sa che potrebbe farti soffrire. Quel ragazzo è molto intelligente. Dagli retta, rendigli le cose più facili. Evitalo. Sta parecchio male ultimamente... e Bella  ho il sospetto che la causa sia tu. E' peggiorato molto da quanto hai iniziato a frequentare la loro famiglia. ” mi disse accarezzandomi i capelli.
Mi scostai da lui lentamente con la testa bassa remissiva “Va bene papà. Se sei convinto di questo... lo farò” lo rassicurai e senza aggiungere altro salii in camera.
Era inutile discutere con lui, non avrei ottenuto nulla.
Ma se pensava che rinunciassi così al mio Edward. Si sbagliava di grosso.
Come poteva il mio amore farlo soffrire? Era assurdo, lui stava male, era ormai fin troppo evidente, ma insieme avremmo potuto annientare il mostro che lo stava divorando, avrei potuto aiutarlo a distruggere qualsiasi cosa lo stesse torturando.
Io ero sicura che lui mi amasse, glielo leggevo negli occhi ogni qualvolta riuscivo a fissarli, dovevo solo farglielo ammettere, dovevo solo abbattere il muro di ghiaccio intorno al suo cuore.

Esme

Edward stava sempre peggio. La sua agitazione e le sue paure stavano minacciando di prendere il sopravvento.
Avevo visto come Bella ci girasse intorno e avevo visto come cercasse di valicare il muro che lui aveva eretto.
Avrei voluto aiutarli ma non sapevo come. Edward non parlava quasi più, chiudendosi e isolandosi sempre di più.
Avevo visto lo sguardo di Charlie quella sera e immaginavo covasse qualcosa.
E la mattina dopo mentre i ragazzi erano tutti a scuola lui suonò il campanello.
Carlisle era a casa, aveva il turno pomeridiano e stava lavorando al computer quando Charlie fece il suo ingresso in casa.
Carlisle ti devo parlare” disse e la sua voce non prometteva nulla di buono.
Vieni e siediti” gli disse turbato il mio amore mentre ci chiedevamo cosa fosse successo.
No. Parliamo fuori” ribatté rabbioso il nostro amico.
Va bene, come vuoi” gli rispose Carlisle conciliante e insieme uscirono in giardino.

Carlisle

Non capivo cosa avesse. Charlie sembrava nervosissimo e arrabbiatissimo.
Carlisle. Sai che siamo amici da lungo tempo... e non voglio rovinare la nostra amicizia. Io devo tanto a te e ad Esme e sai quanto io sia affezionato ai ragazzi...” iniziò a parlare misurando le parole come se le avesse imparate a memoria mentre si torceva i baffi nervoso.
Ma...” lo interruppi chiedendomi che cosa era successo di così grave da fargli dire certe cose.
Ma Edward deve girare al largo da Bella” sputò fuori alla fine passandosi la mano fra i capelli ricci nervosissimo.
Rimasi in silenzio a testa bassa, mortificato. Aveva toccato un tasto dolente.
Magari Edward avesse accennato un minimo di attenzioni verso Bella, pensai amaro.
Charlie. Edward la sta evitando, è lei che ci gira intorno” gli risposi con un filo di voce fin troppo consapevole di come stavano le cose.
Lo so. Ho parlato con Bella. Ma lei è testarda e non cambierà idea facilmente. E tuo figlio non sta bene Carlisle. Non è normale, non ha dei comportamenti normali. Sai quanto gli voglio bene... ma non posso permettermi di farmi rovinare la mia Bella da lui” continuò senza riuscire a stare fermo. Odiava quanto me quei discorsi ed era veramente addolorato di dire certe cose ma anche tremendamente deciso.
Ti capisco Charlie.” gli risposi con un sospiro “Se le posizioni fossero invertite mi comporterei nello stesso modo. Mi sono accorto che è testarda e ho notato quanto te gli sguardi che si lanciano ma so anche che Edward è fin troppo consapevole di non essere normale.” ammisi a malincuore poi alzai lo sguardo e gli puntai i miei occhi nei suoi “Ma se lui cambiasse idea, non lo fermerei. Se lui mi venisse a chiedere consiglio non lo scoraggerei. Ha bisogno di amare ed essere amato quel ragazzo. Ha bisogno di sicurezze e Bella gli può dare tutto questo.” affermai, poi prendendo fiato gli sorrisi “Ed è mio figlio esattamente come Bella è la tua”
Ed ero pronto a tutto per difenderlo esattamente con la stessa determinazione che aveva Charlie.
Lui mi guardò scuotendo la testa. Questa conversazione era dolorosa per entrambi. Ci volevamo bene ma nessuno dei due avrebbe cambiato posizione... i nostri figli erano la nostra vita.
Va bene facciamo così Carlisle. Se lei dovesse riuscire nel suo intento... Puoi avvertirmi e perdonarmi se proverò a dissuaderla?” mi chiese.
Lo capivo, capivo quanto si potesse soffrire dietro a un figlio e mi limitai ad annuire.
Sono sicura che se succedesse sarebbe lei stessa a dirtelo e non riuscirebbero a nasconderlo” conclusi senza riuscire a trattenere una risatina nervosa.
Vorrei sapere cosa c'è da ridere” mi chiese rilassandosi felice del nostro piccolo compromesso.
Vieni in casa che te lo racconto. Ancora un po' ieri sera mi è venuto un infarto” gli dissi andando a sedermi sul divano con Esme che aveva ovviamente sentito tutto e si era seduta a fianco a me.
Stavo riordinando delle cartelle cliniche quando sono entrate Alice e Rosalie tenendosi per mano.
Subito non ci ho fatto caso ero ancora assorto nel mio lavoro.
- Papà possiamo chiederti un favore?- mi ha chiesto Rosalie con le guance in fiamme e la testa bassa.
Ho alzato la testa e le ho guardate chiedendomi cosa mai stessero elucubrando. Ero preparato a tutto ma non certo alle loro parole.
-Certo - gli ho risposto sorridendo del loro imbarazzo.
Ovviamente a quel punto a prendere la parola è stata Alice che con gli occhioni da cucciolo ferito mi ha semplicemente detto - Ci fai la ricetta per comprare le pillole?-
Se non sono caduto dalla sedia è stato un miracolo.
Certo io ed Esme sappiamo che è qualche mese ormai che anche lei fa le cose serie con Jasper e da un lato la loro richiesta significa che dietro c'è una scelta responsabile e dovrei esserne contento, ma sentirselo dire dalle proprie figlie è veramente traumatico” gli spiegai scuotendo la testa.
Charlie mi guardò con la bocca aperta. Evidentemente anche lui era scioccato dall'episodio che vedeva coinvolte le bambine di casa
Sono grandi ormai Charlie. Sono in grado di fare le loro scelte e sono innamorati sul serio” gli spiegò Esme, con la semplicità di chi è sicuro della verità.
Si... ma... Oh cielo... Alice ha la stessa età di Bella!” disse diventando rosso come un peperone.
Si Charlie e la stessa testa dura” confermai con un sorriso “ e non sono più le bambine che noi consideriamo. Sono cresciute in fretta, la vita purtroppo le ha costrette a maturare rapidamente. Forse anche più di tutti gli altri adolescenti. E soprattutto Alice ha trovato un qualcuno che le dà sicurezza come il gemello” gli spiegai sorridendo del sguardo smarrito che non doveva essere stato molto diverso dal mio.
Lui mi guardò strano. Poi si alzò rosso in viso. “Sarà meglio che vada... altrimenti l'infarto prende me” mi rispose scuotendo la testa.
Possiamo venire a cena stasera?” mi domandò poi girandosi.
Annui felice.
Anche se vedevamo le cose da due punti differenti la nostra amicizia era ancora forte, e chissà... se avessimo unito le forze forse avremmo aiutato i nostri ragazzi a trovare la loro strada... qualunque essa fosse.





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