martedì 12 febbraio 2013

Capitolo 49 Il ghiaccio si scioglie

Esme

Ci eravamo organizzati in fretta. Mi ero fatta imprestare una branda d'emergenza dalla Signora Luisa e una da Charlie.
Così avevamo sistemato Rosalie in camera con Alice e Jasper con i fratelli.
Avevo poi contattato una ditta e deciso i lavori da fare.
Con Carlisle, durante il viaggio di ritorno, avevamo deciso di smontare la sala giochi, visto che ormai erano tutti grandi, e stavano o in camera o in salotto a studiare. L' avremmo divisa in tre ambienti piccolini.
Un nuovo bagno, una cameretta per un ragazzo e una stanza con soli armadi.
Adesso bisognava solo aspettare l'inizio dei lavori.
Ero contenta perché durante la cena avevano chiacchierato tutto il tempo con Alice che raccontava e faceva domande su domande.
Sembrava che il ghiaccio si fosse sciolto subito e il merito era senz'altro di quel piccolo folletto che non stava zitta un attimo.
Ma davvero Jasper fai le gare di nuoto?” aveva chiesto tutta entusiasta.
Si. Insomma sono arrivato primo nelle regionali francesi” aveva confermato lui chiaramente imbarazzato.
Non era decisamente un chiacchierone e sembrava intimidito da Alice. Ma chi non sarebbe rimasto intimidito da lei??
Che bravo.” esclamò elettrizzata “Emmett è nella squadra di football, Edward è un corridore ed io sono nel coro della scuola. E tu Rosalie?” le chiese entusiasta.
Io sono una pallavolista” disse con orgoglio lei.
Più che altro ti prendono a pallonate” esclamò Jasper ridendo.
Jasper!” lo richiamò lei stizzita mentre noi scoppiavamo a ridere.
Qui fra di noi giochiamo tanto a pallavolo o pallone in giardino quando il tempo lo permette” disse Emmett guardando Rosalie e sorridendole.
Cosa vuole dire quando il tempo lo permette?” chiese Jasper incuriosito.
Vuole dire che vi siete trasferiti nel posto più piovoso di tutta l'America” spiegò con amarezza Emmett.
Ma non vi preoccupate. Dopo un po' ci si abitua. Ci giocate a scacchi?” chiese Alice tutta speranzosa.
Certamente  disse Jasper sorridendole “Sono quasi imbattibile” affermò sicuro di se.
Oh, oh questa è una bella sfida lanciata contro il migliore di casa. Inizia a scaldarti fratellino” ridacchiò Emmett tirando una gomitata ad Edward che non aveva ancora aperto bocca.
Lui si limitò a sorridere abbassando gli occhi.
Sai giocare?” gli chiese Jasper incuriosito.
Lui annui silenzioso mentre posava i suoi occhi in quelli di Jasper.
“Sarà divertente” disse Rosalie “Non ho mai visto perdere Jasper” continuò fissando Edward con astio.
Ed io non ho mai visto perdere Edward” intervenne Alice in sua difesa.
Ragazzi. Avrete tutto il tempo di sfidarvi a tutti i giochi ma vi avviso che non voglio litigi” intervenni infastidita dalla piega che stava prendendo la discussione.
Un silenzio imbarazzante calò nella cucina.
Che ne dite di fare una partita a carte?” chiese Alice spezzando quel silenzio imbarazzante.
Ottima idea” esclamò subito Jasper seguito da Rosalie ed Emmett che annuirono convinti.
Io vado in camera a studiare. Devo finire i compiti” se ne uscì Edward e alzatosi sparì su per le scale.
Vidi Alice sospirare affranta.
Ma c'è l'ha con noi?” chiese Jasper stupito dal suo comportamento.
No.” disse Alice sorridendogli triste “Lui fa così con tutti” lo scusò.
Guardai Carlisle, non mi piaceva ma forse era giusto spiegargli il perché.
E stando attenti a dire il meno possibile gli spiegammo che Edward rimasto scioccato dalla morte dei genitori e soprattutto dal modo violento in cui era avvenuta, cercava di tenere le distanze con tutti.
Loro stettero ad ascoltare in silenzio. Speravo capissero visto il lutto vissuto da poco, e ne ebbi la conferma quando, terminato di spiegare, Jasper guardò Alice con un sorriso mesto e le disse “Mi spiace per il tuo gemello. E' una cosa terribile. Sperò che imparerà a fidasi di me”
Vidi Alice sorridergli “Grazie Jasper” mormorò sottovoce colpita e felice di quella dichiarazione così spontanea e dolce.


Alice

Non riuscivo a staccare gli occhi dai suoi e dal suo sorriso.
Era bello da morire, forte e sicuro di se.
E quando mi disse che gli spiaceva per Edward il mio cuore perse un colpo.
Non avevo mai trovato nulla del genere per un ragazzo e capii di aver trovato un qualcuno diverso da Edward in grado di capirmi, e forse di amarmi.
Guardai Emmett e mi accorsi che stava guardando Rosalie con venerazione, chissà, pensai, se son rose fioriranno.

Rosalie

Era una bella famiglia e con Jasper eravamo stati veramente fortunati. I nostri zii sembravano delle persone dolcissime e soprattutto disponibili, molto diverse da quelle a cui eravamo abituati. Noi i nostri genitori li vedevamo pochissimo e per la verità non avevamo quel gran legame che invece sembrava unire questa nuova e strana famiglia fatta di ragazzi adottati. Se me l'avessero detto non ci avrei mai creduto. Mai immaginato che pur non essendo figli loro, si potesse essere così amati. Era bastato vedere come si guardavano per capire l'affetto che li univa e la forza dei legami esistenti. Il mio papà era sempre fuori per lavoro e lo vedevamo molto di rado, una figura più simile ad un fantasma che a un padre che fa sentire la sua presenza, mentre la mamma era troppo impegnata ad aiutare gli altri per badare a noi. Sembrava quasi fossimo dei pesi. Cresciuti con le baby sitter, brave ma pur sempre delle estranee che venivano pagate per badare a noi, ero felicissima di essere finita in un posto che sapeva di vera famiglia e poi i due maschietti erano proprio tanto carini. Ma Edward decisamente non era il mio tipo. Troppo silenzioso e chiuso, mentre Emmett... era un po' presto per pensare a certe cose ma mi ero accorta di come mi guardava e i suoi occhi maliziosi erano pura gioia per me.
Certo che mettersi con il cugino non sarebbe stato facile, magari gli zii sarebbero stati contrari ... ma avevamo davanti tutto il tempo che volevamo... e vivere insieme ci dava una certa libertà di movimenti... senza contare che non eravamo cugini veri e di sangue dal momento che loro erano stati adottati.
Gli feci un sorriso dei miei e felice lo vidi avvampare. Bene, le cose stavano prendendo decisamente una piega insperata... e forse oltre a trovare dei veri genitori e una sorella simpaticissima avrei anche trovato un bel ragazzo a cui volere bene... In quanto a quello scontroso di Edward... bhe avrebbe dovuto imparare ad accettarmi, infondo non avevo nessuna responsabilità sui suoi problemi personali, e magari frequentandoci si sarebbe dato una calmata.

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