martedì 12 febbraio 2013

Capitolo 55 In discoteca

Alice

Eravamo in discoteca. Io e Rose eravamo vestite con le minigonne e i tacchi alti e ballavamo avvinghiate ai nostri ragazzi.
Finalmente potevamo stare assieme senza paura di dimostrarci coppie.
Edward invece si era seduto a un tavolo e ci guardava ballare con aria annoiata.
Jasper mi è venuta sete, perché non prendiamo qualcosa?” gli chiesi baciandolo sulla bocca languidamente.
Lui mi restituì subito il bacio e sentii la sua eccitazione premere su di me.
Poverino da quando uscivamo assieme non aveva più fatto sesso con nessuna, mi stava aspettando.
Stava aspettando che compissi almeno i sedici anni.
Emmett e Rosalie non avevano quei problemi, visto che lei era più grande di me, ma stavano attenti a non farsi sorprendere da Jasper.
Lui malgrado uscisse con me e fosse affezionato ad Emmett teneva d'occhio Rosalie come fosse stato un padre.
Insieme ai nostri fratelli raggiungemmo Edward e chiamammo un cameriere.
Emmett e Rosalie si presero una birra a testa, mentre Jasper ordinò un analcolico alla frutta.
Ehi Jasper. Ma non bevi ?” gli chiese Emmett stupito dalla scelta del fratello più grande.
Devo guidare Emmett” rispose lui “e se faccio qualche cavolata nostro padre ci rinchiude a casa e butta via la chiave” scherzò.
Anch'io prendo una birra” dissi sorridente ma Jasper si affrettò a bloccarmi
No Alice. Non hai ancora i sedici anni e se torni ubriaca...” non finì la frase.
Uffa” sbuffai. Quel senso di protezione di Jasper ogni tanto mi dava fastidio. “Va bene un gelato?” gli chiesi ironica.
Lui scoppiò a ridere “Un affogato per la signorina” ordinò
Al wisky grazie”. I suoi occhi sempre dolci si fecero improvvisamente cattivi “Al cioccolato” ribatté deciso poi si voltò verso Edward “Anche tu un gelato?” gli chiese.
Una coca-cola se me la permetti” rispose scocciato.
Mentre aspettiamo torniamo a ballare?” chiese Rosalie.
Non ce lo facemmo dire due volte e ci fiondammo in mezzo alla pista.
Tacitamente senza accordi a turno andavamo al tavolo a far compagnia ad Edward che non si era scollato da lì mentre si passava il tempo a guardare in giro e a sorseggiarsi una seconda coca-cola.
Gli chiesi se voleva ballare con me ma lui scosse la testa.
Alice per favore. Sono venuto perché altrimenti papà e mamma avrebbero fatto difficoltà a voi, ma lasciami in pace” mi disse scocciato.
Non lo capivo, non riuscivo proprio a comprendere come potesse dargli fastidio ballare. Si certo eravamo schiacciati come sardine e i nostri corpi urtavano contro i vicini, le luci erano forti e la musica assordante... ma insomma era una discoteca mica un convento!
Ma malgrado le mie buone intenzioni presto mi dimenticai di lui, non dovrei dirlo, ma l'abbraccio caldo e confortante di Jasper, i suoi baci che facevano bruciare la mia pelle, le sue carezze mi distrassero completamente perdendomi in una bolla di felicità.
Lo stesso successe ad Emmett e Rosalie perennemente avvinghiati e intenti a baciarsi in maniera plateale come in altre parti non era permesso.
A un certo punto stanca dissi a Jasper di andare verso il tavolo e quando sbucammo dal muro di persone rimasi immobile scioccata.
Sul divanetto con la camicia aperta, il viso in fiamme Edward si stava baciando la nostra compagna di classe Kristen.
O perlomeno era Kristen che gli era saltata letteralmente sopra e lo stava spogliando baciandolo senza ritegno.
Rimanemmo stupiti un attimo nel vederlo fare una cosa del genere poi Jasper intuì l'accaduto e la fermò.
Kristen smettila subito” le disse Jasper prendendola per le spalle. “Lascialo stare immediatamente” le intimò quando lei si voltò a guardarlo male.
E perché mai, tuo fratello si sta divertendo ed è bello da morire” rispose indicando Edward che rosso in viso ansimava vistosamente.
Emmett si avvicinò e l'allontanò da Edward con un ringhio “Vattene. Subito!”
Peccato. Bacia bene. Se ci ripensate chiamatemi... un bel servizietto gli farebbe bene” disse allontanandosi sculettando.
Guardai Edward e vidi che Jasper aveva fatto bene ad intervenire. Il mio gemello era chiaramente ubriaco e Kristen si era approfittata del fatto che lui non si era reso conto di quello che stava succedendo. Questa era l'unica spiegazione che poteva esserci dal momento che Edward evitava le ragazze come la peste.
Alice aiutami. Portami a casa mi sento male” mi disse con la voce impastata, sbattendo gli occhi e cercando di metterci a fuoco.
Guardai Jasper senza sapere cosa fare e come poterlo aiutare, non mi ero mai ubriacata e non sapevo da che parte iniziare.

Lui si sedette vicino ad Edward e preso un cubetto di ghiaccio della sua coca-cola glielo passò in fronte.
Edward cosa hai bevuto oltre alla coca-cola?” gli chiese guardando i bicchieri sul tavolo con sguardo interrogativo.
Anche lui come me si stava chiedendo come avesse fatto Edward ad ubriacarsi dal momento che non aveva ordinato alcoolici.
Niente” rispose chiudendo gli occhi “La testa mi scoppia e ho la nausea” si lamentò appoggiando la testa al tavolo.
Ci sono soli i bicchieri della coca-cola vuoti, qua” disse Emmett contando i bicchieri stupito.
Rimasi interdetta un attimo quando vidi Jasper prendere il bicchiere di Edward e metterci un dito dentro per poi portarselo in bocca.
Ci hanno aggiunto del Rhum, non è solo coca-cola” disse arrabbiato.
Chi?” gli chiesi stupita.
A volte lo fanno nelle discoteche. Infatti è raro che qualcuno la voglia allo stato naturale, tutti chiedono che venga mischiata con il liquore. Sono stato stupido a non verificare” disse Jasper inferocito con se stesso per la sua superficialità.
Sarà meglio portarlo a casa” intervenne Rosalie preoccupata nel vedere Edward in quello stato.
Se lo riportiamo ubriaco, ci chiudono in casa e buttano via la chiave” intervenne Emmett preoccupato dalla reazione dei nostri genitori.
Era proprio un gran casino. Papà e mamma lo avevano affidato a Jasper ed Emmett e se lo avessero riportato in questo stato una bella punizione non gliela toglieva nessuno.
Venite facciamogli prendere un po' d'aria in tanto” disse Jasper afferrandolo per le ascelle.
Edward ci seguì malfermo sulle gambe e quando fummo fuori, nel cortile della discoteca, Jasper lo costrinse a vomitare.
Nel frattempo, sotto suo suggerimento, corsi a comprare due caffè
Non mi piace il caffè” si lamentò Edward.
Taci ed ingoia. Dobbiamo rimetterti in piedi” gli disse Rosalie mettendogli anche la seconda tazzina in mano.
Dovemmo discutere un po' ma alla fine, anche se malvolentieri, li bevve.
Aspettammo fuori un pochino che gli facessero effetto e che l'aria gli snebbiasse le idee e facemmo ritorno a casa, discutendo su cosa fare per impedire ai nostri genitori di scoprire l'accaduto.
Era molto tardi e speravamo che Esme e Carlisle fossero a letto. Sarebbe stata la soluzione più semplice.
Purtroppo per noi erano in piedi che ci aspettavano. Come concordato, allora per distrarli, io e Rosalie ci fiondammo verso di loro iniziando a raccontare la serata e omettendo ovviamente lo stato di salute di Edward.
I miei fratelli invece approfittando del diversivo accompagnarono Edward in camera, lo aiutarono a mettersi in pigiama e lo sistemarono a letto.
E' andata” mi sussurrò Jasper mentre con Rosalie andavamo in camera anche noi.


Carlisle

Li aspettammo in piedi. Con Esme eravamo un po' preoccupati. Era la prima volta che uscivano insieme da soli e non sapevamo che cosa avrebbero potuto combinare.
Quando arrivarono Alice e Rosalie si fiondarono a raccontarci. Erano entusiaste e tutto sembrava andato per il meglio.
I ragazzi invece salutarono appena dicendo di essere stanchi.
Così sollevati andammo a letto tutti.

Erano appena passate un paio d'ore che sentimmo un urlo di Edward.
Con Esme ci precipitammo da lui convinti di trovarlo in preda agli incubi.
Lo trovammo invece raggomitolato per terra, in preda alla nausea mentre piangeva disperato.
Edwrad, calmati che hai?” gli chiesi cercando di tirarlo su.
Lui ebbe un altro conato mentre ci guardava terrorizzato “Io non volevo baciarla. Lei non doveva avvicinarsi, io non posso...” era chiaramente spaventato e fuori di se.
Calmati ragazzo. Vieni a lavarti il viso” gli dissi prendendolo per le spalle e conducendolo in bagno sotto gli occhi spaventati e preoccupati dei fratelli.
Aprii il rubinetto e gli sciacquai il viso poi lui allontanò la mia mano e iniziò a lavarsi la faccia e soprattutto la bocca in maniera frenetica.
Cosa è successo Edward?” gli chiesi appoggiato lì vicino guardando quella reazione stupito
Non riuscivo a capire cosa fosse successo e il perché si comportasse così.
Non lo so. Mi sentivo strano e poi si è avvicinata e ha iniziato a spogliarmi e a baciarmi. Ma non doveva farlo... non poteva farlo. Io non potevo...” mi rispose mentre le lacrime iniziavano a uscire nuovamente.
Ti hanno baciato?” gli chiesi stupito e da un lato contento per lui. Era una bella cosa, magari si sarebbe sbloccato...
Lui iniziò a scuotere la testa. “Non doveva farlo. Io... lei non doveva toccarmi. Se lei avesse...io non posso avere una ragazza...” mi disse disperato.
Ok. Va bene. Ma non farne una tragedia. Non è successo nulla di male. E' stato solo un bacio ” gli risposi stupito.
In quel momento entrò Esme chiaramente arrabbiata.
Hai vomitato alcool. Edward sei ubriaco” gli disse in tono accusatorio.
Ho bevuto solo due coca-cola” rispose stupito.
Mi sembrava sincero così visto che eravamo tutti alzati li convocai tutti quanti nello studio per capire cosa diavolo fosse successo.

Fu un Jasper mortificato a spiegarci come erano andate le cose e a raccontarci cosa aveva combinato Edward con Kristen.
Ok. Avete fatto una cavolata tutti quanti. Siete tutti in punizione. Adesso andate a dormire e domani ne riparliamo” gli dissi seccato.
Andarono tutti a letto in silenzio e a testa bassa... tutti tranne Edward che vedemmo scendere in sala.
Probabilmente andrà a bere o a mangiare qualcosa” dissi ad Esme che lo osservava preoccupata.
Lei mi guardò per nulla convinta.
Hai ragione gli vado dietro” la rassicurai.


Lo trovai seduto sul divano raggomitolato con la testa fra le ginocchia.
Non vai a letto?” gli chiesi sedendomi vicino a lui e intuendo che qualcosa non andava.
Lui alzò la testa. Gli occhi pieni di lacrime.
Se chiudo gli occhi avrò gli incubi” mi disse rabbrividendo.
Ma prima o poi dovrai dormire. Almeno qualche ora il tuo fisico lo richiede” gli dissi passandogli il braccio intorno alle spalle.
Ho paura. Non posso stare con Kris” mi disse guardando il vuoto e appoggiandosi a me.
Magari capisco che Kristen non sia il tuo tipo, ma prima o poi troverai qualcuna da amare, qualcuna che ti piaccia sul serio. Sei ancora piccolo, hai tutta la vita davanti per trovare la persona giusta” gli dissi stringendolo a me.
No. Non potrò mai amare nessuna. Nemmeno da ubriaco posso” mi rispose e sentii le sue lacrime bagnarmi il pigiama.
Va bene, adesso la vedi così. L'alcool a volte deprime. Evidentemente hai preso la ciucca triste. Ma cerca di non esagerare. Vedrai che prima o poi cambierai idea, si tratta solo di trovare la ragazza giusta. Ora però cerca di dormire.” gli dissi per confortarlo chiedendomi cosa mai gli girasse per la testa.
No. Loro torneranno, Lui me lo ha promesso” mi rispose tremando.
Non gli risposi sapendo che tanto non avrebbe aggiunto altro e che soprattutto sarebbe stato inutile parlarne nello stato emotivo in cui era ma lo strinsi più forte e me, tirandogli addosso un plaid che tenevamo fisso in sala per le serate fredde.
Dopo un po' lo sentii rilassarsi e il suo respiro farsi regolare.
Chiusi gli occhi e dormii sul divano con lui per il resto della notte.

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