martedì 12 febbraio 2013

Capitolo 14 Nuove sorprese

Esme

Alice andò dritta in camera sua e chiusa la porta si cambiò con Edward che aspettava fuori poi entrambi andarono nella camera di lui e presero il suo pigiama.
Pensavo si sarebbe cambiato in camera con Emmett e invece si diressero insieme verso il bagno.
Li guardai stupita e Alice mi sorrise arrossendo “Lo devo cambiare io. E non lo fa davanti agli altri.” ci comunicò infilandosi dentro e chiudendo la porta alle sue spalle.
Mi guardai con Carlisle “Ma... è una femmina” mormorai mentre mi chiedevo come fosse possibile e il perché Edward non si volesse cambiare davanti al fratello.
Lo tratta come un bambolotto” senti mormorare Carlisle anche lui chiaramente a disagio di fronte a quel comportamento così strano e bizzarro.
Quando uscirono dal bagno andarono insieme in camera di Alice ed Edward l'aiutò a sistemarsi nel letto poi le diede un bacino in fronte, le fece una carezza e scappò verso la sua camera.
Io e Carlisle sorridemmo nel vedere come in questo caso era stato lui a prendersi cura della sorella e ci avvicinammo al letto.
Avevo notato negli occhi di Alice un lampo di terrore mentre Edward le dava il bacino e le faceva una carezza in testa ma non aveva detto nulla limitandosi a fissare il fratello negli occhi.
Chissà a cosa stava pensando mi chiesi e che cosa si erano detti nel loro modo tutto particolare di comunicare.
Buonanotte Alice” le dissi avvicinandomi e rimboccando le coperte.
Dormi bene piccina e se hai bisogno di qualcosa chiamaci” le disse Carlisle.
Poi ci girammo per andarcene. Avevo una voglia matta di darle il bacino della buonanotte ma non volevo forzarli. Eravamo già sulle stipite della porta che mi sentii chiamare.
Signora Esme. Mi dà il bacino  della buonanotte?” mi chiese con gli occhioni dolci.
Il mio cuore si aprì mentre mi avvicinavo veloce “Chiamami solo Esme. Lascia perdere il signora e dammi del tu” le dissi dolcemente. Volevo dirle di chiamarmi mamma, ma avrebbe dovuto decidere lei se e quando farlo. E mi chinai dandole un bacino sulla guancia mentre mi sorrideva felice. Senti Carlisle che mi aveva seguito chiederle dolcemente “Posso?”
Lei diventò rossa ma annui. Lo vidi chinarsi e baciarle la fronte “Buonanotte Alice” le mormorò e uscendo chiudemmo la luce.
Con un sospiro di soddisfazione andammo dai maschietti.
La luce era ancora accesa ma il respiro profondo di Emmett indicava che aveva già preso sonno.
Per lui bastava toccare il cuscino che crollava e dormiva ininterrottamente tutta la notte senza che niente e nessuno riuscisse a svegliarlo.
Mi avvicinai ugualmente e gli diedi il bacino mentre gli sistemavo le coperte.
Poi mi voltai verso Edward, per salutarlo ma di lui spuntava solo un ciuffetto di capelli rossi.
Si era ficcato completamente sotto abbracciato alla sua tigre di cui spuntava dalle coperte solo un pezzettino di orecchio.
Guardai Carlisle e ridacchiai, evidentemente non voleva baci.
Gli rimboccai le coperte e gli feci una carezza fra i capelli “Notte Edward. E se hai bisogno vieni a chiamarci” gli dissi allontanandomi con Carlisle che ci aveva osservati da lontano con il sorriso sulle labbra.
Chiudemmo la luce e finalmente ci dirigemmo verso la nostra camera.


Ero stanchissima. Non tanto fisicamente ma emotivamente.
Era stata una giornata densa e ricca ma soprattutto ero stata in tensione continua.
I due gemelli mi spiazzavano e temevo sempre di fare qualcosa di sbagliato.
Dipendono veramente tanto l'uno dall'altro” dissi a Carlisle mentre entrambi ci cambiavamo per la notte.
Decisamente troppo” mi disse sospirando “Sarà dura riuscire a staccarli... eppure dovranno crescere e vivere ognuno la sua vita” continuò pensoso
Sono appena arrivati e sono così piccoli e fragili” dissi teneramente “Dobbiamo dar loro tempo” sospirai.
Lo so. E' che mi sembrano talmente chiusi che ho paura di fallire” mi confidò mettendosi sotto le coperte.
Annui e mi accoccolai vicino a lui.
Il suo corpo morbido e caldo mi diede sicurezza. Era strano sentirlo preoccupato. In genere era lui quello deciso e sicuro di sé. Ma aveva ragione ci aspettava un compito difficilissimo.
Buonanotte amore” mi sussurrò abbracciandomi.
Mi voltai e gli diedi un casto bacio sulle labbra poi mi sistemai ancora più comoda fra le sue braccia e chiusi gli occhi.


Sobbalzai. Qualcuno aveva rotto un vetro e stava portandosi via i due gemelli. Con un urlo iniziai a inseguirlo e... mi ritrovai seduta sul letto.
Esme che succede?” la voce di Carlisle era preoccupatissima.
Niente un incubo” dissi tremando per il freddo mentre mi rendevo conto di dove mi trovavo e che era stato solo un brutto scherzo della mia mente preoccupata per i due bambini.
Vieni qui” mi sussurrò abbracciandomi stretta.”Stai tremando”.
Ho sognato che rapivano i gemelli” gli confidai “Mi spiace di averti svegliato” continuai baciandogli il braccio che mi avvolgeva a lui.
Ero già sveglio. Non riesco a dormire.” mi rispose “Sono in pensiero per i bimbi e sto con le orecchie aperte per sentire se ci chiamano” continuò.
Che ne dici se andiamo a controllare?? Così anch'io riesco a stare tranquilla” gli proposi.
Certamente l'avrei già fatto se non ti fossi addormentata sul mio braccio” mi rispose ridacchiando nel buio.
Carlisle Cullen non provare a lamentarti di avere una mogliettina che ti tiene caldo” gli risposi ridacchiando a mia volta mentre insieme ci alzavamo.
Faceva freddino e mi buttai sulle spalle uno scialle.
Entrambi cercando di fare il più silenzio possibile ci avviammo verso la camera dei maschietti.
Carlisle aprii la porta e il cuore perse un battito.
Edward era sparito.

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